
Che la BCE agisca sotto dettatura dei privati non è una grande notizia, che i burattinai del mondo non si nascondano in delle buie cripte ma si muovano sotto la luce del sole (e del web) comincia però a preoccupare. Infatti nel sito dell’ISDA vienne illustrato molto del loro “lavoro” e ogni volta le loro idee si trasformano in azioni, realizzate e concretizzate dai vari Sarkozy, Merkel e Monti. Il nostro premier, non a caso, a fine febbraio si è incontrato a New York con un certo Lim Teng Joon, un esperto di gestione delle risorse economiche europee e delle loro applicazioni economiche, che, oltre ad essere un professore (e tra professori e presidi ci si intende) è il rappresentate italiano nell’ISDA. Se il suo nome non fa pensare certo a radici mediterranee (al contrario, viene da Singapore), il suo lavoro basta a farne il nostro ambasciatore: da quando gli emiri hanno acquistato il 6,5 % del capitale di Unicredit (quota sufficiente per imporre qualsiasi decisione), il tecnico è il controllore della pianificazione degli investimenti in Europa di quella baanca. E ciò a quanto pare basta per far parte di questa lobby finanziaria che vede tra i suoi numerosi membri rappresentanti delle maggiori banche mondiali: Morgan Stanley, UBS, JP Morgan, Deutsche Bank, Goldman Sachs, BNP, HSBC, Black Rock Investment, etc. etc.
L’oligarchia liberale si è talmente affermata che questi soggetti possono determinare la politica mondiale senza nascondersi, riuscendo addirittura a trasformare agli occhi di tutti il governo dei pochi (e non dei migliori) nel governo del popolo, la finanza in politica.
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