martedì 21 ottobre 2014
lunedì 20 ottobre 2014
Le cifre diramate dal ministero del Lavoro sono di quelle che mettono i brividi: nel secondo trimestre 2014, tra aprile e giugno, su 2,4 milioni di rapporti di lavoro cessati (per fine del contratto, raggiungimento dell'età pensionabile, dimissioni del lavoratore o licenziamento) sono solo 381mila, pari al 15%, quelli che hanno avuto una durata superiore a un anno. Il 40% dei lavori cessati (956mila) erano durati meno di un mese, e tra questi vanno contati anche i 403.760 lavori durati un solo giorno (15% del totale). Di fronte a questi, sono quasi fortunati coloro che rientrano tra i 170.507 casi di contratti durati 2-3 giorni.
Numeri che non hanno bisogno di commenti a latere, se non di un grido fermo ed indignato: no al precariato, no alla precarietà!
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