La Bosnia-Herzegovina, occidentalizzata a forza da Washington a suon di bombe e processi (non soltanto contro il “suicida” Milosevic e o il catturato Karadzic all’Aja, ma nella stessa Roma con la sconcertante condanna all’ergastolo, nel 2003, di un pilota serbo-bosniaco, Emir Sisic, colpevole di aver difeso la sua terra abbattendo un elicottero-intruso della Ce in zona di guerra) e “normalizzata” con i vergognosi accordi di Dayton, è una Federazione-mostro. L'intervento atlantico nel Paese ha infatti instaurato una fragilissima unione federale tra le nazioni serba, croata e islamica, imponendo quest'ultima componente con i suoi vertici alla guida della Federazione (come nel caso, più noto, del Kosovo): il risultato è l'aggravamento della tensione etnico-sociale tra le tre componenti federali.
I governanti islamici, sostenuti dai contingenti militari atlantici, non cessano di costringere le altre due repubbliche, quella Serpska e quella Croata, ad una progressiva accettazione delle direttive “normalizzatrici” (naturalmente, la bandierina paradisiaca sventolata è quella dell’adesione all’Ue…) che, in soldoni, hanno come risultato la progressiva penetrazione di Sarajevo negli affari pubblici e religiosi serbi o croati. Ad esempio, la regione di Banja Luka, “capitale” serpska, di identità serba e di religione ortodossa, è oggetto di particolare attenzioni islamico-occidentali, con l’imposizione di cittadini di Sarajevo o di fede musulmana negli apparati pubblici: il fiorire di moschee per pochi fedeli tutt’intorno alla città è, inoltre, un evidente prova di dispregio dell’identità serpska. A questo si aggiungano i recenti episodi di terrorismo contro stazioni di polizia, messi in atto dalle frange integraliste islamiche in forza di un’autoproclamata vigenza della “legge coranica” nei villaggi serbi dove la N.A.T.O. ha permesso l’insediamento di guerriglieri arabi o mediorientali giunti in Bosnia durante il conflitto civile del 1992-1995 e che allora si dichiararono seguaci di “al-Qaida”.
Il laboratorio-Bosnia, creato in provetta dagli occidentali (esattamente come fecero con il Libano “unito” ma ferocemente diviso tra le sue componenti…), per asseverare l’idea di uno Stato multiculturale è, insomma, naturalmente, fallito.
1 commenti:
islamization of Bosnia? hahaha ABSURD!! Because Bosnia Muslim majority has for four centuries or more!!
This analisis is the islamophobic!
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