Si sente parlare spesso di radici europee, di origini comuni, di cultura europea, ma in cosa consiste tutto questo? Cosa c’è realmente di simile, di comune tra i diversi popoli europei? È solo di uno spazio geografico che si parla?
Nel dna di questi popoli è inscritto un modello che trascende i confini, supera le frontiere. Tra il IV e il II millennio a.C. il continente europeo fu invaso a ondate da un popolo guerriero, gli indoeuropei, che si stanziò sovrapponendosi alle popolazioni autoctone. Sebbene si diversificarono in famiglie diverse (Celti, greci, ittiti, etc.), essi conservarono lo stesso modello di società, il quale fu l’origine della stabilità e della grandezza della civiltà europea.
Organizzarono la società in tre funzioni differenti e autonome (società tripartita): una parte economica e produttiva, una parte spirituale e intellettuale, una parte guerriera e politica. Le comunità erano l’insieme delle famiglie allargate, rette da un’organizzazione di tipo patriarcale, governate, perché popoli guerrieri, da un’aristocrazia di combattenti (dal áristos "Migliori" e krátos, "Potere"). Un sistema gerarchico, ordinato, meritocratico, dove la politica e il potere rispondevano alla morale (diritto naturale), dove gli interessi economici e la politica non si mischiavano, come restavano divisi politica e religione. E' questo che ci rende simili e partecipi della stessa civiltà, prima di lingua e razza.
Ed è da questo modello che dovremo ripartire, ricordando la nostra identità, riprendendo le redini del nostro destino, liberandoci dal giogo mondialista!
Perché il mondo ha bisogno di pace, il mondo ha bisogno d’Europa!
Nel dna di questi popoli è inscritto un modello che trascende i confini, supera le frontiere. Tra il IV e il II millennio a.C. il continente europeo fu invaso a ondate da un popolo guerriero, gli indoeuropei, che si stanziò sovrapponendosi alle popolazioni autoctone. Sebbene si diversificarono in famiglie diverse (Celti, greci, ittiti, etc.), essi conservarono lo stesso modello di società, il quale fu l’origine della stabilità e della grandezza della civiltà europea.
Organizzarono la società in tre funzioni differenti e autonome (società tripartita): una parte economica e produttiva, una parte spirituale e intellettuale, una parte guerriera e politica. Le comunità erano l’insieme delle famiglie allargate, rette da un’organizzazione di tipo patriarcale, governate, perché popoli guerrieri, da un’aristocrazia di combattenti (dal áristos "Migliori" e krátos, "Potere"). Un sistema gerarchico, ordinato, meritocratico, dove la politica e il potere rispondevano alla morale (diritto naturale), dove gli interessi economici e la politica non si mischiavano, come restavano divisi politica e religione. E' questo che ci rende simili e partecipi della stessa civiltà, prima di lingua e razza.
Ed è da questo modello che dovremo ripartire, ricordando la nostra identità, riprendendo le redini del nostro destino, liberandoci dal giogo mondialista!
Perché il mondo ha bisogno di pace, il mondo ha bisogno d’Europa!
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