L'Iran, isolato dall'Europa (il primo luglio scatterà infatti l'embargo totale sul suo petrolio), si trova a tessere nuove e importanti relazioni.
Un'apertura arriva dall'Egitto: il nuovo presidente Morsi avrebbe rilasciato un'intervista ad un quotidiano iraniano, augurandosi stabili relazioni con Teheran al fine di creare un "equilibrio strategico" nella regione.
La politica estera iraniana non si limita al Medio Oriente: Ahmadinejad si è recato nuovamente in Sudamerica (appena 5 mesi dopo l'ultima visita) dove ha firmato un accordo di cooperazione militare con la Bolivia e ha abbracciato Chavez che gli ha espresso tutta la sua solidarietà per gli ''ostacoli imposti da imperialismo, embarghi, minacce e sanzioni unilaterali" di cui l'Iran è stato vittima a causa del suo programma nucleare. I legami fra Iran e Venezuela sono anche di natura economica: giusto poche settimane fa NIOC e PDVSA, le compagnie petrolifere di stato dei due paesi, si sono accordate per lo sviluppo del giacimento petrolifero di Dobokubi in Venezuela. L'Iran sta approfittando dell'affrancamento dell'America Latina dall''orbita di influenza U.S.A., alla ricerca di nuovi mercati, alternativi a quelli occidentali.
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