La guerra fra Israele e Iran è già iniziata, ma per il momento si combatte per vie informatiche. Si chiama Flame, il supervirus che ha colpito migliaia di computer in Iran, sottraendo conversazioni, email e scattando screenshot a ciò che appare sui monitor. Teheran non ha dubbi: così come fu l'anno passato per Stuxnet, il virus che colpì il sistema nucleare iraniano, anche questa volta c'è dietro la mano di Israele. Da parte di Israele, giungono invece voci che nascondono un ammissione: "Per chiunque veda la minaccia iraniana come significativa, è ragionevole intraprendere passi differenti, fra cui questi attacchi con virus, per sventarla" ha riferito il vice primo ministro Yaalon, che ha inotre sottolineato come Israele sia un paese "ricco dal punto di vista tecnologico". Nel frattempo, l'Iran, non curante delle minacce sioniste, ha annunciato l'inizio dei lavori per una seconda centrale nucleare nel paese. Lavori che vedranno l'appoggio e il finanziamento di Mosca.
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